Sunday, November 18, 2007

Frege e la natura ambigua dei concetti

La natura del concetto per Frege costituisce un grosso ostacolo quando ci si vuole esprimere correttamente. Infatti per parlare di un concetto la lingua costringe i parlanti a servirsi di espressioni inadatte che oscurano il pensiero e lo falsano. Quando si pronunciano le parole "il concetto triangolo equilatero" sulla scorta dell'analogia linguistica si dovrebbe supporre che si stia designando un concetto, così quando dico "Il pianeta Nettuno" sto indubbiamente nominando un pianeta. In realtà manca la natura predicativa : di conseguenza la denotazione dell'espressione "Il concetto triangolo equilatero" (ammesso che ve ne sia uno) è un oggetto. Dunque pur non potendo fare a meno di espressioni come "Il concetto", si deve sempre essere consapevoli della loro inappropriatezza. Oggetto e concetti sono fondamentalmente diversi e non possono fare le veci gli uni degli altri. Ciò vale anche per le espressioni e segni corrispondenti. I nomi propri non possono essere propriamente usati come predicati. Quando c'è tale parvenza, un'attento esame scoprirà che essi costituiscono (dato il loro senso) solo una parte del predicato : i concetti non possono stare tra loro nelle stesse relazioni degli oggetti. Pensarli in questa relazione sarebbe non falso ma impossibile. Pertanto le parole "Relazione di soggetto e predicato" designano due relazioni del tutto diverse a seconda che il soggetto sia un oggetto o un concetto. La cosa migliore sarebbe bandire del tutto dalla logica i termini "soggetto" e "predicato", perchè ci inducono continuamente a confondere relazioni diverse, quali il cadere di un oggetto sotto un concetto e la subordinazione di un concetto ad un altro concetto.


Frege in realtà rimane vittima delle sue stesse rigide distinzioni (utili alla sua istanza antimetafisica) che ovviamente non si sa spiegare. In realtà tra concetto ed oggetto non c'è una separazione netta e ciò spiega molto più semplicemente locuzioni perfettamente legittime come "Il concetto", senza dover scomodare presunte trappole del linguaggio naturale (o del rapporto problematico tra questo e il pensiero). Inoltre Frege non spiega perchè la distinzione tra concetto e oggetto dovrebbe essere preferibile a quella soggetto/predicato. Più che la distinzione rigida tra concetto e oggetto, penso che sia molto più elastica ed efficace la distinzione tra linguaggio e metalinguaggio, distinzione che permette di trattare un concetto come un oggetto. Oppure si può ipotizzare che oggetto e concetto siano come soggetto e predicato funzioni logiche che possono essere saturate dagli stessi noemi (anche quelli di concetto e oggetto). O ancora si può dire che sia gli oggetti che i concetti siano descrivibili attraverso il sinn e nominabili attraverso la denotazione. Insomma è augurabile una teoria che non presupponga distinzioni troppo nette che implichino poi difficoltà inutili.

0 Comments:

Post a Comment

<< Home