Saturday, February 10, 2007

La nota caratteristica in Twardowski

Twardowski parla anche del concetto di "nota caratteristica" e afferma che:
  • Se si distingue contenuto e oggetto, si distinguono anche parti del contenuto e parti dell'oggetto. Il fatto che la distinzione non è ben chiara a tutti, ha come effetto un'ambiguità nel modo di usare il termine "nota caratteristica", che a volte designa un che di inerente all'oggetto intenzionale (contenuto della rappresentazione), a volte invece un che inerente all'oggetto della rappresentazione.
  • Kerry parla di concetti tali che il loro contenuto ed il loro oggetto contengano le stesse note caratteristiche, mentre Marty ritiene che un concetto sia formato dalle note caratteristiche di un oggetto. ma contenuto ed oggetto sono designabili con la stessa espressione solo in modo equivoco ed Hoppe giustamente protesta sul considerare "nota caratteristica" un termine tecnico, mentre molti volendo intendere con "nota caratteristica" le componenti del contenuto, designano poi con tale termine, le proprietà dell'oggetto.
  • Sigwart (dopo aver detto che le note caratteristiche si riferiscono ad elementi della rappresentazioni composte) conta tra le note caratteristiche colore, estensione, pur senza voler dire che la rappresentazione di un triangolo sia composta da un colore e da un'estensione. Hofler d'altro canto che definisce le note caratteristiche come quelle componenti di un contenuto di rappresentazione che sono a loro volta rappresentazioni di proprietà di un oggetto, chiama poi le stesse proprietà appunto "note caratteristiche" e parla di "nota caratteristica 'bianco' "quando dovrebbe dire "nota caratteristica rappresentazione del bianco". Baumann in fine dice che il contenuto di una rappresentazione è la totalità delle sue note caratteristiche concepite come un intero, ma poi fa come esempi di "note caratteristiche" attributi come "pesante", "dilatabile" etc
  • Come per mezzo di una rappresentazione è rappresentato l'intero oggetto, così le singole parti dell'oggetto sono rappresentate mediante le singole parti corrispondenti della rappresentazione. Le parti dell'oggetto di una rappresentazione sono a loro volta oggetti di rappresentazione, così come le parti del contenuto di un a rappresentazione sono a loro volta contenuti di rappresentazione.
  • Colui che si rappresenta una mela, si rappresenta anche le sue parti. Tuttavia nel mentre che la mela e le sue parti vengono rappresentate, esse non cessano di essere oggetti di rappresentazione. La mela non si trasforma in mera rappresentazione in quanto "essere rappresentato" equivale a "essere oggetto di rappresentazione". "La mela è rappresentata" non significa altro che "La mela entra in un certo rapporto con un essere dotato della capacità di avere rappresentazioni"
  • Chi intende con "note caratteristiche" le parti di un oggetto, può parlare di "note caratteristiche" rappresentate, ma deve restare consapevole del fatto che "essere rappresentato" significa in questo caso essere l'oggetto di una rappresentazione e non parte di una rappresentazione. Ciò altrimenti si confonde tra senso modificante e senso determinativo della parola "rappresentare", tra contenuto ed oggetto della rappresentazione : la mela rappresentata non è la rappresentazione della mela.
  • Come con "rappresentato" si intende a volte il contenuto a volte l'oggetto, così con "note caratteristiche" si intendono sia le parti del contenuto che quelle dell'oggetto. Ad es. Sigwart dice che l'insieme delle note caratteristiche è il contenuto dei concetti e si rappresenta tale contenuto come la somma delle singole note caratteristiche. Per mezzo di note caratteristiche si determina ciò che è pensato in una rappresentazione unitaria e designato con una sola parola (così nel concetto di "oro" sono pensate le note caratteristiche "giallo", "scintillante", "metallico"). Sigwart aggiunge che ciò che è determinato secondo note caratteristiche, è ciò che è pensato in una rappresentazione unitaria.
  • Ma (obietta Twardowski) in primo luogo non è detto che ciò che può essere correttamente pensato in una rappresentazione unitaria debba essere designato da una singola parola. In secondo luogo, l'ambiguità di "rappresentato" non è abolita sostituendolo con "pensato", poichè ciò che è determinato dalle note caratteristiche o è l'oggetto o è il contenuto. E negli esempi suddetti ("oro") sembra essere l'oggetto. Tuttavia queste determinazioni sono pensate mediante ad es. la rappresentazione dell'oro, ma non costituiscono il contenuto. Dunque il contenuto della rappresentazione dell'oro non consiste nell'insieme delle note caratteristiche, ma nell'insieme delle rappresentazioni delle note caratteristiche.
  • Ueberweg invece dice che non è possibile che le note caratteristiche si riferiscano a volte al contenuto, a volte all'oggetto. Egli dice che "nota caratteristica" è nota caratteristica della cosa ed è anch'essa rappresentata. "Includere una nota caratteristica in una rappresentazione" vuol dire "divenire consci della nota caratteristica di una cosa per mezzo della rappresentazione parziale corrispondente". Anche Bolzano conviene sul fatto che, per comodità, si chiamano "note caratteristiche di un concetto" le note caratteristiche dell'oggetto di un concetto.
  • Twardowski così avanza la tesi che si devono designare come note caratteristiche, le parti dell'oggetto di una rappresentazione. Ma come definire le parti del contenuto di una rappresentazione ? "Rappresentazioni parziali" va bene sino ad un certo punto, perchè tali parti sono la rappresentazione del bianco, della velocità e del cavallo, non delle parti del cavallo (collo, gambe) ; si tratta cioè di componenti del contenuto di una rappresentazione a cui non appartengono solo i contenuti più semplici, ma anche le relazioni tra questi contenuti (che non sono certo rappresentazioni parziali). Twardowski parla a tal proposito di elementi, ma forse riconosce che sarebbe meglio riservare questo termine alle componenti della vita psichica non ulteriormente analizzabili con l'analisi psicologica.
  • In questo caso si possono designare le componenti del contenuto di una rappresentazione come "parti di una rappresentazione" e si deve intendere per "rappresentazione" il contenuto e non l'atto di rappresentazione. alle componenti dell'oggetto di rappresentazione si contrappongono le componenti del corrispondente contenuto di una rappresentazione (ed alle parti dell'oggetto le parti del contenuto) La realizzazione rigorosa della distinzione tra i due tipi di componenti è stata necessaria per la ragione che solo così può essere esaminata la relazione tra le parti del contenuto di una rappresentazione e le parti del corrispondente oggetto di rappresentazione.

Le considerazioni che vanno fatte su queste tesi di Twardowski sono le seguenti:

Le note caratteristiche sono quelle proprietà dell'oggetto considerate essenziali per la definizione dell'oggetto stesso e vengono selezionate a livello di contenuto per la costituzione del concetto di quell'oggetto. Nel linguaggio della mia teoria, le note caratteristiche di un oggetto costituiscono un oggetto analogo al primo ma semplificato, avente come livello proprio di esistenza un livello di esistenza diverso da quello dell'oggetto in questione. Le qualità selezionate nell'oggetto e che costituiscono il concetto (a livello di contenuto ideale) sono le stesse : dire che il concetto di leone non è feroce è fuorviante, giacchè comunque il concetto di leone è il concetto di un animale feroce. Cioè la ferocia è una qualità che costituisce il concetto di leone.

Questi malintesi sono anche il frutto della confusione tra atto e contenuto della rappresentazione. Il contenuto della rappresentazione è logicamente trascendente rispetto alla rappresentazione, allo stesso modo dell'oggetto della rappresentazione. Esso è solo fenomenologicamente immanente all'atto di rappresentazione, ma ciò è dovuto al fatto che a qualsiasi atto di rappresentazione corrisponde un contenuto, cioè un oggetto esistente ad un livello ideale di esistenza. La confusione tra atto e contenuto di rappresentazione è analoga alla confusione tra livello pragmatico e semantico del discorso, tra segno e significato, tra componente fisica e componente ideale del linguaggio. Inoltre altro sono le parti fisiche dell'oggetto, altro gli elementi ideali dell'oggetto : il collo del cavallo è una parte fisica, la sua velocità una componente ideale.

Il concetto di un oggetto è da un lato un altro oggetto, dall'altro è un sottoinsieme dell'oggetto stesso : per cui le note caratteristiche di un oggetto sono immediatamente anche le componenti dell'oggetto (solo che la bianchezza che può essere percepita nell'oggetto può essere solo pensata col concetto)

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